Romae Romulus primus suis civibus quadrigas ostendebat et veteres Romani aurigas vestiebant idololatriae coloribus. Nam in aurigarum tunicis initio duo soli colores erant, albus et russeus. Albus hiemi ob nives candidas, russeus aestati ob solis ruborem votus erat. Sed postea russeum alii Marti, alii album Zephyro consecrabant, prasinum terrae matri vel verno, venetum caelo et mari vel autumno. Sed omne genus idololatriae Deus damnat et ideo etiam colores naturalibus elementis consecratos.
A Roma Romolo per primo mostrava ai suoi cittadini le quadrighe e gli antichi Romani vestivano gli aurighi di idolatria con colori. Infatti nelle tuniche degli aurighi all’inizio vi erano solo due colori, il bianco e il rosso. Il bianco era consacrato in inverno per le nevi candide, il rosso in estate per il rosso del sole. Ma dopo alcuni consacravano il rosso a Marte, alcuni il bianco a Zefiro, il verde alla terra, alla madre e alla primavera, l’azzurro al cielo, al mare e all’autunno. Ma ogni genere di idolatria Dio condanna e così anche i colori vengono consacrati ai naturali elementi.