Ea quae de vobis nuntiabantur magnum gaudium nobis attulerunt, praesertim quod cupis post longum tempus neptem tuam meque una videre. Invicem nos incredibili quodam desiderio vestri tenemur, quod non ultra differemus; atque ideo iam sarcinulas alligamus festinaturi, quantum itineris ratio permiserit. Erit una sed brevis mora: deflectemus in Tuscos, non ut oculis subiciamus agros, sed ut fungamur necessario officio. Oppidum est praediis nostris vicinum, cui Tifemum Tiberinum nomen est quod oppidum, omnibus consentientibus, me paene adhuc puerum dignum existimavit qui suus patronus essem. Qua re adventus meos celebrat, profectionibus angitur, honoribus meis gaudet. Et, quoniam sum qui vinci in amore turpissimum esse iudicem, ut gratiam referrem templum pecunia mea exstruxi, cuius dedicationem differre longius irreligiosum est. Erimus ergo ibi dedicationis die, quem epulo celebrare constitui. Postridie, amicis salutatis, rursus itineri nos committemus,viamque ipsam corripiemus. Contingat modo te filiamque tuam fortes invenire! Vale.
Le tue nuove ci hanno riempito di grande gioia, soprattutto perchè desideri, dopo tanto tempo, rivederci, tua nipote e me. Anche noi, dal canto nostro, nutriamo un incredibile, e improrogabile, desiderio di rivederti. Ma già prepariamo i bagagli per la partenza, con l’intenzione di sbrigarci, strade permettendo. Faremo un’unica sosta, ma breve: devieremo alla volta della villa di Toscana, (ma) non per ispezionare i campi, bensì per ottemperare ad un necessario impegno. C’è una cittadina, chiamata Tiferno Tiberino, adiacente alle nostre proprietà, la qual cittadina, all’unanimità, mi stimò degno – ed ero quasi ancora fanciullo – d’essere suo patrono. Per la qual cosa, (la cittadinanza) accoglie in festa i miei arrivi, si duole per le mie partenze, s’inorgoglisce per i miei successi. Ora, poichè sono uno che ritiene molto sgarbato esser vinto in quanto ad affetto, ho fatto costruire, a mie spese, un tempio, a mo’ di ringraziamento, (tempio) la cui inaugurazione sarebbe empio differire ancora. Ci troveremo dunque lì per il giorno dell’inaugurazione, che ho deciso di celebrare con un banchetto. Il giorno seguente, dopo aver salutato gli amici, ci rimetteremo in viaggio lungo il precedente itinerario. Mi auguro di trovare te e tua figlia in buona salute! Stammi bene.