Lucius Aemilius Paulus consul, bello Etrusco, cum apud oppidum Vetuloniam demissurus esset in aciem exercitum, contemplatus procul avium multitudinem citatiore volatu ex silva consurrexisse, intellexit aliquid illic insidiarum latere, quod et turbatae aves et plures simul evolaverant. Praemissis igitur exploratoribus, comperit decem milia Gallorum Boiorum ibi ad excipiendum Romanorum agmen imminere. Quamobrem alio quam exspectabatur latere misit legiones et sic hostes circumfudit. Caius Duellius consul in portu Syracusarum, in quem temere intraverat, clausus obiecta catena, universos in puppes retulit milites atque ita resupina navigia magna remigantium vi concitavit: sic, levatis proris, super catenam processerunt. Qua superata, milites et nautae, rursus progressi, proras presserunt et eorum pondus navibus decursum super catenam dedit.
Durante la guerra contro gli Etruschi, il console Lucio Emilio Paolo – sul punto di disporre l’esercito in ordine di battaglia nei dintorni della cittadina di Vetulonia – avendo scorto da lontano uno stormo di uccelli levarsi in volo piuttosto rapido da un boschetto – intuì che in quella zona si nascondeva un’imboscata, dato che gli uccelli si erano alzati in volo spaventati, a centinaia, e tutti in una volta. Inviati, allora, degli esploratori in avanscoperta, scoprì (che) lì (si nascondevano) 10mila Galli Boi, pronti a balzare di sorpresa sull’esercito romano. Ragion per cui, diresse le legioni in un punto diverso da quello che ci si aspettava, in modo da accerchiare il nemico. Il console Caio Duellio, (rimasto) intrappolato (con la sua flotta) nel porto di Siracusa – nel quale sconsideratamente era entrato – per via di una catena che gli ostruiva il passaggio, fece assembrare l’intera ciurma a poppa: appena le navi s’impennarono, spronò i rematori a remare a tutta forza. In questo modo, con le prue sollevate, le navi passarono al di sopra della catena. Appena superatola (con la prua), i soldati e i marinai, tornati ai loro posti, spostarono il peso a prua: il loro peso, permise alle navi di “scivolare” sulla catena.