Postquam Hannibal Italiam liberavit et in Africa cum exercitu rediit multa hostilia Afri contra Romanos tenui victoriae spe fecerunt. Denique hannibal frequentibus proeliis, a scipione victus pacem, quamvis invictus, petiit. Die constituta, Hannibal et Scipio ad colloquium venerunt, sed durissimae pacis condiciones Carthaginiensium displicuerunt, itaque bellum redintegraverunt. Paucis diebus post, duces romanorum et carthaginiensium acies apud Zamam instruxerunt et maximis viribus conflixerunt. Scipio victor extitit et paene ipsum hostium ducem cepit. Hannibal, primum cum multis equitibus; deinde cum viginti, postremo cum quattuor evasit et biduo et duobus noctibus hadrumetum pervenit. Tum carthaginienses pacem cum romanorum fecerunt. Scipio Romam revertit, ingenti gloria triunphavit atque cognomen ex honore habuit Africanum.
Dopo che Annibale liberò l’Italia e ritornò in Africa con l’esercito, gli Africani fecero molte cose ostili contro i Romani con la speranza di una tenue vittoria. Infine Annibale, sebbene imbattuto in diversi combattimenti, chiese a Scipione, sconfitto, la pace. Stabilito il giorno, Annibale e Scipione vennero a colloquio, ma le aspre condizioni di pace non piacquero ai Cartaginesi, e così rinnovarono la guerra. Pochi giorni dopo, i comandanti dei Romani e dei Cartaginesi allestirono le schiere presso Zama e lottarono con grandi forze. Scipione uscì vincitore e prese quasi anche il comandante stesso dei nemici. Annibale, per primo con molti cavalieri, poi con venti, alla fine fuggi con quattro e giunse in due giorni e due notti ad Hadrumete. Allora i Cartaginesi fecero pace con i Romani. Scipione tornò a Roma, trionfò con immensa gloria e prese l’appellativo di Africano.