Mare quo cingimur universum vocatur Oceanum. Hoc quattuor regionibus inrumpit in terras: a septentrione vocatur Caspium, ab oriente Persicum, a meridie Arabicum, idem Rubrum et Erythraeum, ad occasum magnum mare, idem Athlanticum; quod commerciis totius generis humani peragratur. Hoc intrat in fretum Gaditanum inter duos montes clarissimos Abinnam et Calpem ob impositas Herculis Columpnas, dein latissime simul et longissime
L’universo mare che ci circonda vien detto Oceano. Esso si frange sulla terraferma su quattro versanti: sul versante settentrionale esso prende il nome di Caspio, sul versante orientale quello di Persico, sul versante meridionale quello di Arabico ““ ovvero Rosso o Eritreo ““ sul versante occidentale quello di “mare magnum (grande)”, ovvero Atlantico. Quest’ultimo è attraversato da rotte commerciali tracciate da ogni sorta di popoli. Esso s’insinua nello stretto di Cadice, tra due monti molto rinomati: quello di Abila e quello di Calpe, considerati come due colonne innalzate da Ercole: da qui si slarga, bagnando la zona mediterranea e prendendo nomi diversi: Balearico, quando lambisce la Spagna; Gallico, quando lambisce le Gallie; Ligure, quando lambisce la Liguria; Toscano, Tirreno, ovvero “Inferum”, quando lambisce il versante destro dell’Italia; Adriatico, ovvero “Superum”, quando lambisce il versante sinistro; Siculo, quando lambisce la Sicilia; Cretico, quando lambisce l’isola di Creta; Ionio ed Egeo quando lambisce l’Acaia ““ ovvero il Peloponneso ““ con la caratteristica che, per la presenza dell’Istmo, va qui a formare una sorta di isola; Mirtoo ed Icario, dal nome rispettivamente di Mirtilo ed Icaro, nella zona prospiciente al mar Egeo; Pontico, quando bagna il vasto bacino della Scizia; Ellespontico, laddove si insinua tra due città celeberrime: Sesto, in Asia e Abido, in Europa; Tanaitico, laddove lambisce l’Asia; Egizio, prendendo il nome dall’Egitto; Libico dalla Libia e Sirtico dalle Sirti, le due grandi insenature.