“La famiglia de Cicerone”

Tulliorum familia, quae et Ciceronis postea cognomentum recepit, ex minicipio Arpinati originem traxit; principium vero generis in Tullium, Volscorum regem, santis constanti opinione hominum referebatur. Haec familia, quamquam a regibus orta est, tamen, quoniam res mortalium fluxae ac labiles sunt, procedente tempore, claritate nominis exstincta, famam omnino amisit et Romae equestrem locum, qui medius inter patricios et plebem habebatur, consecuta est. Qui primus ex ea familia Cicero cognominatus est in estrema nasi parte eminens quidam in figuram ciceris habuit, a quo ei cognomen inditum est, ac per eum in posteros transfusum est. Ex hac itaque famiglia Cicero orator natus est patre Tullio, matre Olbia, quae et ipsa honestis parentibus orta erat. Tradunt nutrici eius phantasma, per somnum visum, dixisse magnam rei publicae salutem ab illa nutriri. Hoc oraculum, ab inizio spretum, ipse mox verum fuisse ostendit.

La famiglia dei Tulli, da cui dopo prese il cognome di Cicerone, trasse origine dal municipio di Arpinate, l’inizio in verità della stirpe era attribuita secondo l’opinione degli uomini a Tullio, re dei Volsci. Questa famiglia, sebbene sorta dai re, tuttavia, poichè le cose dei mortali sono volubili e labili, con l’andar del tempo, estinta la celebrità del nome, perse completamente la fama e ottenne a Roma il luogo equestre, che era intermediario tra i patrizi e la plebe. Il Cicerone che per primo ottenne il cognome da quella famiglia aveva nella parte estrema del naso una tale sporgenza dalla forma di un cece, per la quale a quello venne affidato il cognome e attraverso quello venne tramandato ai posteri. Da questa famiglia così l’oratore Cicerone nacque dal padre Tullio, madre Olbia, che lei stessa nacque da onesti genitori. Dicono che il fantasma della sua nutrice, attraverso un sogno, abbia detto che grande parte della salute delle stato era nutrito da quella. Questo oracolo, disprezzato sin dall’inizio, mostra che quello stesso subito dopo sia stato vero.