Numquam Carthaginiensibus dux magis strenuus, Romanis hostis acrior quam Hannibal fuit. Cum admodum iuvenis Carthagine discessisset, in Hispania sub patre Hamilcare militavit et post eius mortem imperator a militibus consalutatus est. Gloriae imperiique cupidissimus, cum magno militum agmine in Italiam pervenit. Hieme iter per Alpes ob nivium copiam ac asperrimum frigus difficilius fuit, sed firma Hannibalis voluntas omnes difficultates omniaque pericula superavit. In pugna peritior et minus imprudens quam Romanorum consules fuit; nam apud Ticinum, Trebiam et Trasumenum lacum praeclaras victorias facile obtinuit. Denique hostes apud Cannas profligavit, ubi L. Aemilius Paulus consul atque plurimi milites necati sunt, pauci incolumes effugerunt. Postea, Carthaginem revocatus, Hannibal cum Scipione Africanum, peritissimo duce, apud Zamam conflixit.Cum victus esset, in Bithyniam apud Prusiam regem confugit, ubi, ne a Romanis caperetur, venenum sumpsit.
Mai i Cartaginesi ebbero un condottiero più valoroso di Annibale, mai i Romani ebbero un nemico più valoroso di Annibale. Essendo (Annibale) partito molto giovane da Cartagine, prestò servizio militare in Spagna sotto il padre Amilcare e dopo la morte di questo fu acclamato generale dai soldati. Assai desideroso di gloria e potere, arrivò in Italia con un gran numero di soldati. Il tragitto attraverso le Alpi, d’inverno, fu piuttosto difficile per l’abbondanza delle nevi e del gelo rigidissimo, ma la forte volontà di Annibale superò tutte le difficoltà e tutti i pericoli. In battaglia fu più abile e meno imprudente dei consoli dei Romani; infatti, presso il Ticino, la Trebbia ed il lago Trasumeno ottenne facilmente vittorie famosissime. Infine sbaragliò i nemici presso Canne, dove il console Lucio Emilio Paolo e molti soldati furono uccisi, pochi ne uscirono incolumi. Poi, richiamato a Cartagine, Annibale combattè presso Zama contro Scipione l’Africano, generale abilissimo. Dopo essere stato vinto, si rifugiò in Bitinia presso il re Prusia, dove, per non essere catturato dai Romani, assunse un veleno.